domenica 30 settembre 2012

Quante vittime occorrono per approvare il Piano del Traffico?


Verona IN  28/09/2012 di REDAZIONE


«Gli interventi viabilistici del Comune di Verona seguono una macabra via di sangue, nel senso che secondo la cinica visione di questa amministrazione si interviene sempre e soltanto dopo un incidente grave, vedi ad esempio Marzana, o più recentemente via Prato Santo» dichiara Michele Bertucco, capogruppo Pd in Comune. «Eppure la grande maggioranza dei punti critici sono arcinoti agli stessi vigili urbani o, quando non sono noti a loro, vengono comunque segnalati quotidianamente dai residenti e dai passanti o, come nel caso della ciclabilità, dalle stesse associazioni cittadine».
Secondo Bertucco è «grave e imperdonabile la resistenza di questa giunta ad intervenire in maniera significativa sul modello di mobilità cittadino che per forza di cose dovrà prima o poi inevitabilmente tendere verso una limitazione del traffico motorizzato privato e una incentivazione della pedonalità e del trasporto a pedali in tutto il centro storico e nei quartieri più densamente popolati. Occorrono misure di moderazione del traffico come le Zone 30, restringimenti di carreggiata, allargamento dei marciapiedi e moltiplicazione delle piste ciclabili».
Il capogruppo del PD in Consiglio comunale ricorda anche che «un’azione coordinata in questo senso richiede necessariamente che venga approvato il piano del traffico che da anni giace dimenticato dentro il cassetto dell’assessore competente. Quante vittime ci vogliono ancora perché l’amministrazione si decida a discuterlo ed approvarlo?».

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