domenica 14 aprile 2013

Filobus e (s)vantaggi per la Circoscrizione ottava


Il filobus si potrebbe chiamare Penelope perché come la proverbiale tela è destinato a ricominciare da capo ogni volta che l'iter sembra giunto alla conclusione. Oltre ai riscontri della magistratura sui documenti sequestrati si dovrà infatti attendere che il progetto torni in Consiglio per le varianti urbanistiche. Varianti che non tengono in minimo conto le richieste dei futuri utenti ma che badano unicamente a impedire che il nuovo mezzo disturbi il traffico automobilistico.

La giunta comunale leghista infatti è prontamente intervenuta a difesa dei posti auto di Via Pisano (Borgo Venezia) ma non ha tenuto in minima considerazione le mille firme raccolte a Borgo Roma per trovare un passaggio alternativo a Via Comacchio, strada a fortissima vocazione pedonale, frequentata da bambini e anziani in quanto in essa confluiscono gli studenti delle scuole elementari Giuliari, delle medie Meneghetti, delle superiori Einaudi e Galilei. Ci sono inoltre gli orti per anziani, campi da giochi, campi da calcio e una scuola materna.

Nei mesi precedenti la giunta comunale era intervenuta per togliere il filobus da davanti alla Fiera, dove sarebbe stato di “intralcio” agli espositori e ai visitatori che arrivano in auto, ma non ha pensato che il tracciato del filobus non copre due giganteschi  attrattori di traffico previsti dalla programmazione urbanistica del Comune: le ex Cartiere e l'Ikea.

Completamente ignorata invece l'Ottava Circoscrizione che non verrà servita dal filobus. Montorio e Quinto rischiano anzi di venire fortemente penalizzati in quanto il nuovo mezzo, che avrà una frequenza (si spera) notevolmente superiore rispetto ai bus ordinari, assorbirà una grande quantità dei chilometri annualmente finanziati dalla Regione Veneto. Ciò significa che a parità di risorse impiegate si determinerà  un enorme scadimento del servizio nelle zone escluse dal tracciato.
Si è inoltre clamorosamente mancata anche l'occasione di integrare il servizio pubblico con il traforo delle Torricelle: sarebbe bastato prevedere la realizzazione di un parcheggio scambiatore in prossimità dell’ingresso del traforo a Poiano sud. Nulla è stato fatto.

Quanto al nodo di Via Pisano, lo stratagemma di accoppiarle Viale Spolverini non risolve le  criticità già evidenziate: 1) attualmente il servizio degli autobus prevede corse ogni 5 minuti. Col filobus tra le 7 e le 8 ci saranno corse ogni 4 minuti ma poi soltanto ogni 15 minuti! 2) Gli autobus attuali, anche di 18 metri, sono alimentati a metano, mentre il filobus sarà a diesel, peggiorando la condizione di inquinamento atmosferico. 3) Si vuole togliere la corsia preferenziale costringendo il mezzo pubblico a fare la coda dietro alle auto private. Dove sta la convenienza rispetto al trasporto privato?

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