Passate nel tritacarte degli uffici comunali e della giunta,
le decine di osservazioni (35 per la precisione) sul progetto del Filobus
presentate da sei Consigli di Circoscrizione su otto (la Settima ne discuterà
l'11 giugno, in Ottava si è impedito il confronto) contano un solo
sopravissuto: quella riguardante il nodo di Via Pisano, in Borgo
Venezia. Il resto è stato accantonato, probabilmente destinato a prendere al
più presto la via del cestino. Rimandata a data da destinarsi, malgrado i
grandi annunci delle settimane scorse, anche la richiesta di prolungare il
filobus fino a Parona con costituzione di un nuovo parcheggio scambiatore
nell'ambito del piazzale della stazione ferroviaria.
Lo spiega una decisione di Giunta datata 23 aprile
2013 in cui il Sindaco Tosi approva senza riserve le controdeduzioni degli
uffici dell'assessore alla Mobilità Corsi alle osservazioni presentate da sei
Circoscrizioni: “Si ritiene di demandare ad AMT l'approfondimento dei
suddetti aspetti per quanto riguarda la variazione di tracciato di Via Pisano,
fermo restando il tracciato di Via Comacchio e allo Stadio, rimandando a
successive valutazioni il prolungamento a Parona. Le rimanenti richieste ed
osservazioni dovranno trovare adeguata valutazione tecnica nella progettazione
definitiva attualmente in corso”.
La Quarta (capogruppo Francesco Casella). Respinte
senza appello tutte le 15 osservazioni della Quarta Circoscrizione, l'unica a
dare parere negativo al progetto. Il motivo della contrarietà è molto semplice:
il filobus lambirà solo marginalmente il territorio di Golosine, Santa Lucia e
Madonna di Dossobuono, passando soltanto per Viale del Lavoro. Questo malgrado
il territorio si trovi sul tracciato di un auspicabile collegamento tra la
Stazione ferroviaria e l'aeroporto. Intanto il filobus potrebbe sottrarre
risorse al normale servizio bus già al lumicino. Le risposte
dell'amministrazione alla richiesta di dare certezze sulla continuità del
servizio bus, di predisporre un piano del trasporto pubblico cittadino e di
rafforzare la linea 62? Ci penseremo dopo.
La Seconda (capogruppo Mario Gianelli). Il
prolungamento fino a Parona è di vitale importanza per questo territorio che
altrimenti rischia di essere soffocato dal traffico di uscita del traforo da
una parte e dal traffico che scende dalla Valpolicella dall'altra parte.
Fermare il mezzo a Cà di Cozzi è una soluzione irrazionale. Spostare capolinea
e scambiatore a Parona, precisamente nel piazzale della stazione ferroviaria,
avrebbe inoltre il vantaggio di costituire un prezioso nodo di interscambio in
vista della possibile realizzazione di
un sistema ferroviario metropolitano.
La Sesta (capogruppo Giacomo Marani). Il nodo di Via
Pisano era noto da anni, ma l'amministrazione fino ad oggi ha nascosto la testa
sotto la sabbia. Ora vuole risolverlo guardando soltanto alla tutela del
trasporto privato. Ma come assicurerà il rispetto dei tempi di percorrenza del
filobus se verrà tolta la corsia riservata?.
La Quinta (capogruppo Camilla Mariotto) . E'
necessario trovare una strada di transito alternativa a Via Comacchio, via ad
alta densità sociale sulla quale si riversano gli studenti di quattro scuole,
gli anziani che curano gli orti vicini, i frequentatori delle aree verdi.
L'amministrazione si fa in quattro per tutelare il traffico privato ma
temporeggia quando si tratta dell'incolumità dei cittadini.
La Terza (capogruppo Federico Benini). In Terza il
filobus arriverà fino allo Stadio, senza peraltro prevedere un organico
collegamento con i parcheggi. Sarebbe stato più razionale arrivare almeno fino
a Corso Milano, così da estendere il servizio anche all'altra parte della
Circoscrizione.
La Settima (Presidente Riccardo Delfanti). Altro caso clamoroso: non esiste nessun documento dal quale risulti che il filobus sia mai stato trattato o esaminato. Nemmeno durante la precedente amministrazione. La discussione si terrà per la prima volta l'11 giugno prossimo per decisione del nuovo presidente Delfanti. Ad illustrare il progetto verrà l'assessore Corsi. I dubbi riguardano il modo in cui verranno risolte le intersezioni e gli incroci, con particolare riferimento all'attraversamento di via Unità d'Italia da Via Marmolada, passaggio molto delicato considerando che il filobus di norma deve avere la precedenza. Altrà criticità è l'assenza, nel progetto, dei parcheggi scambiatori che per forza di cose dovranno essere pronti prima o, al limite, contestualmente l'entrata in esercizio del mezzo.
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