VARIANTE PER L’Sp6 IN COMMISSIONE
URBANISTICA
La Commissione Urbanistica di
Palazzo Barbieri è stata chiamata, ieri, a dare il primo via libera alla variante
urbanistica relativa al primo stralcio del progetto di riqualificazione della
Sp6 – Via Valpantena da Poiano nord a
Quinto di Valpantena, su progetto di Veneto Strade e finanziamento regionale
(se si materializzerà realmente).
Come noto, il
progetto di Veneto Strade intende riqualificare l'intero percorso della Sp6
dalla Tangenziale a Quinto. Si propone di farlo in due stralci.
Il primo stralcio è decisamente impattante perché crea una bretella che,
partendo da Quinto e passando dietro lo stabilimento di Veronesi, si innesta
nella rotonda a nord di Poiano, opportunamente allargata e “arricchita” di un
braccio in più.
A Quinto è previsto uno svincolo “a pipa” che appare
sproporzionato: ce n'è proprio bisogno, visto per lo svincolo di Poiano si
ricorre a una rotonda e, all’altezza di Quinto, la velocità è di 70 km/h?
Per permettere alla bretella di tenersi alla giusta distanza dall'eliporto di
Veronesi, si dovrà, inoltre, spostare un
tratto del progno.
Costo previsto per questo primo stralcio: 19 milioni, di cui 5 per espropri.
Con questa bretella si intende bypassare il punto più stretto di Via
Valpantena.
Il vero problema, in realtà, non sono le misure contenute della
carreggiata (che si potrebbe in gran parte allargare utilizzando la zona
demaniale della prognella) ma l'attuale conformazione della rotonda di Poiano
nord che, stretta e decentrata, costringe a ridurre la velocità fino a 25 km/h.
Ad avviso di molti (CiViVi in primis) col semplice allargamento della rotonda
esistente e la realizzazione di un nuovo accesso alla serra da Via Maioli,
(come, per altro, previsto da Veneto Strade) si risolverebbe già buona parte dei
problemi.
DUE PIEDI PER UNA SOLA SCARPA
Come noto,
tra le opere integrative previste dal Traforo con l'utilizzo dei 53 sospirati
milioni della Serenissima, è inserita anche la riqualificazione di
Via Valpantena, nel tratto dalla Tangenziale alla rotonda di Poiano nord. Technital
per la riqualificazione fino a Poiano nord prevede un costo di 8.700.000,00
euro) che, fra IVA e progettazione, potrebbero lievitare a una decina di
milioni.
Nel prezzo di Technital è compresa la pista ciclabile da Borgo Venezia a Quinto.
Nel prezzo di Technital è compresa la pista ciclabile da Borgo Venezia a Quinto.
Il secondo
stralcio del progetto di Veneto Strade si sovrappone, dunque,
interamente, al progetto di riqualificazione della medesima strada previsto dal
Traforo. Essendo, però, il secondo stralcio rinviato al futuro, su questo
pasticcio si potrebbe anche soprassedere.
Il guaio è, però, che anche la riqualificazione della rotonda
di Poiano è nel progetto del Traforo ed è già stata assegnata in concessione. Fra l’altro, Technital prevede, con una
soluzione assai meno impattante e costosa, un sottopasso sotto la rotonda
(soluzione adottata, ad esempio, a Porta Palio o alla confluenza tra la
Tangenziale Est e la Statale per San Martino).
Due progetti molto diversi,
dunque e due diversi appalti (di cui uno già assegnato) per risolvere un
medesimo problema: due piedi per una sola scarpa, per dirla metaforicamente.
Chi ha assistito in Circoscrizione alle presentazioni del progetto, ricorderà,
per altro, che io ho sempre fatto presente il problema all’assessore Corsi e
all’assessore provinciale De Beni. Ne ho ottenuto sempre risposte sfuggenti e
vaganti.
In Commissione
Urbanistica, ieri, un tecnico ha cercato di arrampicarsi sui vetri nel vano
tentativo di dimostrare che un intervento non preclude l’altro e che il
sottopasso può essere fatto in un secondo momento. L’assessore Giacino ha posto
termine al suo tormento rinviando la decisione ad una seconda seduta.
Il tutto appare come
un grande pasticcio dovuto, mi par di capire, alla preoccupazione di
assecondare forti e insistenti esigenze disattente ed estranee al territorio.
Considerando, poi, che il finanziamento regionale è tutt’altro che sicuro (i soldi
sono pochi, e i “concorrenti” tanti) c’è da chiedersi se un progetto più
modesto e meno impattante alla fine non darebbe più garanzie di arrivare alla
realizzazione dell’intervento.
Qui di seguito i
particolari dei progetti.
Pasquale Saturni
Veneto
Strade - Rotonda di Poiano nord, senza sottopasso
Progetto Technital: rotatoria con
sottopasso.
La soluzione è identica a quella adottata a Porta Palio e
alla
confluenza tra la Tangenziale Est con la Statale per San Martino: chi percorre
Via Valpantena tira diritto passando sotto la rotatoria che funge da
cavalcavia.
Il disegno è poco chiaro. Vi è, comunque, una strada centrale che scende nel
sottopasso e vi è una corsia, parte per parte, che rimane in superficie e
consente di accedere alla rotonda per girare a destra o a sinistra, oppure di
proseguire diritti (per camion, ad esempio, troppo alti).
Nella bozza di delibera,
in esame alla Commissione, si afferma che il progetto di Veneto Strade «non
preclude» quello assegnato a Technital. È del tutto chiaro, invece, che, se si volessero realizzare i due progetti,
occorrerebbe prima integrarli in un unico progetto. Ma sarebbe un’assurdità,
come tutti potete comprendere.
il resoconto de "L'Arena"
GRANDI OPERE/1. Approdata in
commissione urbanistica
del Comune la variante per alleggerire il traffico della
Valpantena
«Sp6, lavori
al via l´estate
prossima»
Giorgia Cozzolino
Giacino: «Un buon compromesso».
Benciolini e Bertucco:
«Meglio prima riqualificare l'esistente»
martedì 24
settembre 2013 CRONACA, pagina 9
La Variante
alla Sp6 dei Lessini, di cui si discute da anni, giunge
finalmente a un atto
formale e concreto: ieri il progetto di Veneto Strade è stato
presentato in
commissione Urbanistica del Comune, presieduta da Ciro Maschio,
con l´obiettivo
di approvare la variante al Piano degli interventi necessaria a
far partire
l´iter per i lavori del primo stralcio.
E, detta così, l´operazione sembra tutt´altro che a buon punto.
In realtà, il
passaggio in commissione urbanistica, e a seguire in Consiglio
comunale, è un
tappa decisiva verso il via libera alle ruspe, previsto per
l´estate del
prossimo anno. Ma quale progetto? Negli ultimi vent´anni ne sono
stati
annunciati diversi, quasi tutti contestatissimi, alcuni troppo
costosi, altri
poco fattibili. Quello illustrato ieri in commissione, del costo
di 18 milioni
e 950mila euro, è il risultato dello studio portato avanti da
Veneto Strade, la
società regionale che si occupa di infrastrutture, che ha
recepito una serie di
osservazioni arrivate da Comune e Provincia e sembra aver
trovato una sintesi
che l´assessore all´Urbanistica Vito Giacino definisce un «buon
compromesso»
che va a risolvere i problemi di sicurezza e di congestione del
traffico di via
Valpantena.
«Il tracciato proposto è diviso in due parti. Per la prima, da
Poiano sud
(dalla rotonda del Famila) fino alla rotatoria di Poiano nord, è
prevista la
riqualificazione della strada esistente; mentre da Poiano nord
fino a Quinto
(all´altezza della pasticceria Rossini) è stato necessario
trovare un sedime nuovo
che corre dietro l´azienda Veronesi e comporta lo spostamento
del progno
Valpantena», spiega Giacino. «Si tratta di una mediazione
rispetto alle
proposte di qualche anno fa che contrapponevano chi voleva la
variante
interamente su nuovo sedime a chi, invece, voleva solo
riqualificare quella
esistente». E aggiunge: «Questa soluzione è di più rapida
realizzazione e meno
costosa. Inoltre risolve il problema di quella parte di strada
che verrà
rimpiazzata, grazie a una nuova ciclabile e alla riduzione del
traffico. Il
progetto trova anche una soluzione all'intersezione tra il
vecchio e nuovo
sedime, con la costruzione di un parcheggio e di un nuovo
ingresso al vivaio,
coniugando così le esigenze pubbliche e private».
Gianni Benciolini (M5S) solleva alcune obiezioni: «Non era più
sensato
procedere alla riqualificazione della strada esistente prima di
andare a
spendere 19 milioni per una nuova? E non è il caso di
coordinarsi con i lavori
del traforo per evitare che per il sottopasso previsto
all´altezza di Poiano
sud, si debba poi riaprire la rotonda appena costruita, visto
che il rondò dei
"vigneti", che andrà rifatto, è stato costruito solo tre anni
fa?».
Anche Michele Bertucco (Pd) chiede chiarimenti sulle opere di
sistemazione di
via Valpantena già previste nel progetto del Traforo e pretende
una maggiore
documentazione. Infine commenta: «La soluzione prospettata per
completare l´Sp6
è un pasticcio e un inutile spreco di territorio. Si sarebbe
potuto trovare una
formula più rispettosa del territorio e della sua economia,
evitando di
realizzare il tratto dietro allo stabilimento Veronesi che
porterà al consumo
di molto suolo agricolo».
Il presidente Maschio, intenzionato a mettere ai voti la
delibera, sottolinea
che si tratta di approvare la parte urbanistica dell´iter e che
«in fase di
delibera, nulla toglie si possa raccomandare il coordinamento
tra le due opere,
traforo e variante Sp6». Il vicesindaco Giacino, però,
sottolineando che
«l´amministrazione ha urgenza di approvare la variante
urbanistica perché la procedura
è di per sé piuttosto lunga», non vuole fare strappi e dà la
disponibilità a
rinviare la votazione alla prossima seduta, dopo che gli uffici
avranno
consegnato ai consiglieri la documentazione richiesta.
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