martedì 24 settembre 2013

Sp6: due progetti, due soluzioni che confliggono e sperperano soldi

VARIANTE PER L’Sp6 IN COMMISSIONE URBANISTICA

La Commissione Urbanistica di Palazzo Barbieri è stata chiamata, ieri, a dare il primo via libera alla variante urbanistica relativa al primo stralcio del progetto di riqualificazione della Sp6 – Via Valpantena da Poiano nord  a Quinto di Valpantena, su progetto di Veneto Strade e finanziamento regionale (se si materializzerà realmente).


Come noto, il progetto di Veneto Strade intende riqualificare l'intero percorso della Sp6 dalla Tangenziale a Quinto. Si propone di farlo in due stralci.

Il primo stralcio è decisamente impattante perché crea una bretella che, partendo da Quinto e passando dietro lo stabilimento di Veronesi, si innesta nella rotonda a nord di Poiano, opportunamente allargata e “arricchita” di un braccio in più. 
A Quinto è previsto uno svincolo “a pipa” che appare sproporzionato: ce n'è proprio bisogno, visto per lo svincolo di Poiano si ricorre a una rotonda e, all’altezza di Quinto, la velocità è di 70 km/h?
Per permettere alla bretella di tenersi alla giusta distanza dall'eliporto di Veronesi, si dovrà, inoltre,  spostare un tratto del progno.
Costo previsto per questo primo stralcio: 19 milioni, di cui 5 per espropri.
Con questa bretella si intende bypassare il punto più stretto di Via Valpantena. 
Il vero problema, in realtà, non sono le misure contenute della carreggiata (che si potrebbe in gran parte allargare utilizzando la zona demaniale della prognella) ma l'attuale conformazione della rotonda di Poiano nord che, stretta e decentrata, costringe a ridurre la velocità fino a 25 km/h. 
Ad avviso di molti (CiViVi in primis) col semplice allargamento della rotonda esistente e la realizzazione di un nuovo accesso alla serra da Via Maioli, (come, per altro, previsto da Veneto Strade) si risolverebbe già buona parte dei problemi.

DUE PIEDI PER UNA SOLA SCARPA

Come noto,  tra le opere integrative previste dal Traforo con l'utilizzo dei 53 sospirati milioni della Serenissima,  è inserita anche  la riqualificazione di Via Valpantena, nel tratto dalla Tangenziale alla rotonda di Poiano nord. Technital per la riqualificazione fino a Poiano nord prevede un costo di 8.700.000,00 euro) che, fra IVA e progettazione, potrebbero lievitare a una decina di milioni.
Nel prezzo di Technital è compresa la pista ciclabile da Borgo Venezia a Quinto.
Il secondo stralcio del progetto di Veneto Strade si sovrappone, dunque, interamente, al progetto di riqualificazione della medesima strada previsto dal Traforo. Essendo, però, il secondo stralcio rinviato al futuro, su questo pasticcio si potrebbe anche soprassedere. 
Il guaio è, però, che anche la riqualificazione della rotonda di Poiano è nel progetto del Traforo ed è già stata assegnata in concessione.  Fra l’altro, Technital prevede, con una soluzione assai meno impattante e costosa, un sottopasso sotto la rotonda (soluzione adottata, ad esempio, a Porta Palio o alla confluenza tra la Tangenziale Est e la Statale per San Martino).
Due progetti molto diversi, dunque e due diversi appalti (di cui uno già assegnato) per risolvere un medesimo problema: due piedi per una sola scarpa, per dirla metaforicamente. 
Chi ha assistito in Circoscrizione alle presentazioni del progetto, ricorderà, per altro, che io ho sempre fatto presente il problema all’assessore Corsi e all’assessore provinciale De Beni. Ne ho ottenuto sempre risposte sfuggenti e vaganti.
In Commissione Urbanistica, ieri, un tecnico ha cercato di arrampicarsi sui vetri nel vano tentativo di dimostrare che un intervento non preclude l’altro e che il sottopasso può essere fatto in un secondo momento. L’assessore Giacino ha posto termine al suo tormento rinviando la decisione ad una seconda seduta.
Il tutto appare come un grande pasticcio dovuto, mi par di capire, alla preoccupazione di assecondare forti e insistenti esigenze disattente ed estranee al territorio. Considerando, poi, che il finanziamento regionale è tutt’altro che sicuro (i soldi sono pochi, e i “concorrenti” tanti) c’è da chiedersi se un progetto più modesto e meno impattante alla fine non darebbe più garanzie di arrivare alla realizzazione dell’intervento.
Qui di seguito i particolari dei progetti.
Pasquale Saturni

Veneto Strade - Rotonda di Poiano nord, senza sottopasso

Progetto Technital: rotatoria con sottopasso. 
La soluzione è identica a quella adottata a Porta Palio e alla confluenza tra la Tangenziale Est con la Statale per San Martino: chi percorre Via Valpantena tira diritto passando sotto la rotatoria che funge da cavalcavia.
Il disegno è poco chiaro. Vi è, comunque, una strada centrale che scende nel sottopasso e vi è una corsia, parte per parte, che rimane in superficie e consente di accedere alla rotonda per girare a destra o a sinistra, oppure di proseguire diritti (per camion, ad esempio, troppo alti).


Nella bozza di delibera, in esame alla Commissione, si afferma che il progetto di Veneto Strade «non preclude» quello assegnato a Technital. È del tutto chiaro, invece,  che, se si volessero realizzare i due progetti, occorrerebbe prima integrarli in un unico progetto. Ma sarebbe un’assurdità, come tutti potete comprendere.




il resoconto de "L'Arena"

GRANDI OPERE/1. Approdata in commissione urbanistica del Comune la variante per alleggerire il traffico della Valpantena
«Sp6, lavori al via l´estate prossima»
Giorgia Cozzolino
Giacino: «Un buon compromesso». Benciolini e Bertucco: «Meglio prima riqualificare l'esistente»
martedì 24 settembre 2013 CRONACA, pagina 9
La Variante alla Sp6 dei Lessini, di cui si discute da anni, giunge finalmente a un atto formale e concreto: ieri il progetto di Veneto Strade è stato presentato in commissione Urbanistica del Comune, presieduta da Ciro Maschio, con l´obiettivo di approvare la variante al Piano degli interventi necessaria a far partire l´iter per i lavori del primo stralcio. 


E, detta così, l´operazione sembra tutt´altro che a buon punto. In realtà, il passaggio in commissione urbanistica, e a seguire in Consiglio comunale, è un tappa decisiva verso il via libera alle ruspe, previsto per l´estate del prossimo anno. Ma quale progetto? Negli ultimi vent´anni ne sono stati annunciati diversi, quasi tutti contestatissimi, alcuni troppo costosi, altri poco fattibili. Quello illustrato ieri in commissione, del costo di 18 milioni e 950mila euro, è il risultato dello studio portato avanti da Veneto Strade, la società regionale che si occupa di infrastrutture, che ha recepito una serie di osservazioni arrivate da Comune e Provincia e sembra aver trovato una sintesi che l´assessore all´Urbanistica Vito Giacino definisce un «buon compromesso» che va a risolvere i problemi di sicurezza e di congestione del traffico di via Valpantena. 

«Il tracciato proposto è diviso in due parti. Per la prima, da Poiano sud (dalla rotonda del Famila) fino alla rotatoria di Poiano nord, è prevista la riqualificazione della strada esistente; mentre da Poiano nord fino a Quinto (all´altezza della pasticceria Rossini) è stato necessario trovare un sedime nuovo che corre dietro l´azienda Veronesi e comporta lo spostamento del progno Valpantena», spiega Giacino. «Si tratta di una mediazione rispetto alle proposte di qualche anno fa che contrapponevano chi voleva la variante interamente su nuovo sedime a chi, invece, voleva solo riqualificare quella esistente». E aggiunge: «Questa soluzione è di più rapida realizzazione e meno costosa. Inoltre risolve il problema di quella parte di strada che verrà rimpiazzata, grazie a una nuova ciclabile e alla riduzione del traffico. Il progetto trova anche una soluzione all'intersezione tra il vecchio e nuovo sedime, con la costruzione di un parcheggio e di un nuovo ingresso al vivaio, coniugando così le esigenze pubbliche e private». 

Gianni Benciolini (M5S) solleva alcune obiezioni: «Non era più sensato procedere alla riqualificazione della strada esistente prima di andare a spendere 19 milioni per una nuova? E non è il caso di coordinarsi con i lavori del traforo per evitare che per il sottopasso previsto all´altezza di Poiano sud, si debba poi riaprire la rotonda appena costruita, visto che il rondò dei "vigneti", che andrà rifatto, è stato costruito solo tre anni fa?». Anche Michele Bertucco (Pd) chiede chiarimenti sulle opere di sistemazione di via Valpantena già previste nel progetto del Traforo e pretende una maggiore documentazione. Infine commenta: «La soluzione prospettata per completare l´Sp6 è un pasticcio e un inutile spreco di territorio. Si sarebbe potuto trovare una formula più rispettosa del territorio e della sua economia, evitando di realizzare il tratto dietro allo stabilimento Veronesi che porterà al consumo di molto suolo agricolo».

Il presidente Maschio, intenzionato a mettere ai voti la delibera, sottolinea che si tratta di approvare la parte urbanistica dell´iter e che «in fase di delibera, nulla toglie si possa raccomandare il coordinamento tra le due opere, traforo e variante Sp6». Il vicesindaco Giacino, però, sottolineando che «l´amministrazione ha urgenza di approvare la variante urbanistica perché la procedura è di per sé piuttosto lunga», non vuole fare strappi e dà la disponibilità a rinviare la votazione alla prossima seduta, dopo che gli uffici avranno consegnato ai consiglieri la documentazione richiesta.


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