Cinque milioni di euro se ne andranno solo per gli espropri
dei terreni lungo il progno. Il progetto prevede poi la follia di spostare di
700 metri l'alveo del progno stesso realizzando contestualmente un complesso
sistema di briglie e sottopassi, col bel risultato di portare una strada ad
alto scorrimento nelle immediate vicinanze del pozzo Maiolo da cui l'acquedotto
della Valpantena attinge l'acqua potabile.
A conti fatti la bretellina verrà a costare non meno di
12,5-13 milioni di euro: una cifra assurda e ingiustificabile dato il periodo
di crisi e considerato l'esistenza di un progetto alternativo altrettanto
efficace (la riqualificazione integrale di Via Valpentena) che consentirebbe di
raggiungere lo stesso risultato risparmiando denaro e territorio.
Oltretutto lo studio del traffico allegato al progetto fa
l'incredibile rivelazione secondo cui la zona che maggiormente beneficerebbe
dell'intervento sarebbe l'imbocco di Lugo, frazione di Grezzana. Resterà
immutata la situazione per i cittadini di Verona che si troveranno comunque
imbottigliati a Borgo Venezia.
Ad opporsi a tale spreco dovrebbe essere innanzitutto la
Provincia, che a suo tempo finanziò lo studio per il progetto alternativo e che
ora vede dirottare su un'unica opera tutte risorse regionali destinate a
Verona. Invece ancora una volta l'amministrazione provinciale si piega ai
voleri del Sindaco di Verona accettando di lasciare indietro opere altrettanto
importanti e urgenti, a partire dalla variante alla Strada Provinciale 10.
PARTITO
DEMOCRATICO. I consiglieri contestano l´opera: sarà finanziata
e realizzata in Valpantena da Veneto Strade
«Variante
Sp6,
inutile bretellina d´oro»
Ugoli: «Dodici
milioni di euro per un chilometro di strada che comporterà uno
spreco ambientale»
"l'Arena" domenica 29 settembre 2013
CRONACA, pagina 10
Dopo essere riusciti a far
slittare la votazione in Consiglio comunale sul progetto per la
variante della Sp6 dei Lessini, i consiglieri del Partito
democratico tornano alla carica definendo l´opera che sarà
realizzata e finanziata dalla società regionale Veneto Strade
«una bretellina d´oro dai costi astronomici e dai risultati
incerti».
Il Pd contesta infatti il 19 milioni di euro preventivati per la
costruzione della nuova arteria stradale da Poiano nord a
Quinto, che passerà dietro lo stabilimento Veronesi grazie allo
spostamento del progno, e alla riqualificazione dell´attuale
tratto di strada da Poiano nord alla rotonda del Famila. Il
tutto con l´obiettivo dichiarato di risolvere il problema della
congestione del traffico in Valpantena da e per la città. «A
conti fatti, con 5 milioni di euro previsti per gli espropri dei
terreni, la bretellina verrà a costare più di 12 milioni di
euro. il tutto per un chilometro di strada», spiega il
consigliere e segretario provinciale del Pd Luigi Ugoli, «senza
contare lo spreco ambientale che prevede lo spostamento di 700
metri dell´alveo del progno».
Il capogruppo Michele Bertucco chiama poi in causa la Provincia,
colpevole a suo dire di «non richiamare la Regione alla
ragionevolezza e per aver deciso che il progetto non sarà
sottoposto alla Valutazione di impatto ambientale». «I palazzi
scaligeri, ancora una volta, si sono piegati ai voleri del
sindaco di Verona», sottolinea il consigliere provinciale
Lorenzo Dalai, «accettando di lasciare indietro opere
altrettanto importanti e urgenti, come la Provinciale 10 o la
Statale 12, e dirottando su un´unica opera tutte le risorse
regionali destinate a Verona».
Michele Bertucco torna poi sulla possibilità di conflitto tra il
progetto della nuova Sp6 e quello del Traforo: «La variante si
sovrappone al traforo delle Torricelle. È previsto infatti che
il Passante viaggi sotto la rotonda che Veneto Strade dovrà
realizzare per la Sp6, ma l´iter dei due progetti sono in fasi
molto diverse e lontane, difficilmente conciliabili. Il rischio
è quindi che, con gli attuali chiari di luna, l´opera rimanga
incompleta».
Bertucco conclude: «Non c´è una logica complessiva, né uno
studio viabilistico che si occupi di vedere poi che fine farà il
traffico reso fluido dalla nuova bretella, una volta che
arriverà in città». Anche Matteo Riva, consigliere dell´ottava
circoscrizione, è critico e dice: «Crediamo che prima di
spendere questi soldi per un´opera simile, bisognerebbe
realizzare lo svincolo di Quinto, il sottopasso alla rotonda di
Parona [POIANO] e un nuovo svincolo a
Marzana dove è previsto un incremento del traffico per
l´ampliamento della cantina vinicola».
E conclude: «Solo se con queste operazioni non si risolvesse il
problema del traffico, allora sarebbe intelligente pensare alla
bretellina». G.COZ.
Cerchiamo,di evitare il consumo di territorio e di risorse,specie in tempi di crisi impiegando i danari del contribuente appropriatamente.Per esempio in Valsquaranto sono stati asfaltati i 2 km prima del "Confin" quando non ce n'era gran bisogno e son stati lasciati con le buche 200 metri all'altezza dei precedenti capannoni.Uno spreco.
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