Di seguito una nota stampa di Michele Bertucco capogruppo PD in Comune
e una pagina da MontorioVeronese.it
La nuova ondata di centri commerciali previsti all'ex scalo merci,
all'ex Tiberghien e in molte altre aree da recuperare della città ha
una spiegazione molto semplice che deriva dalla modalità aberrante
con cui Tosi e la sua giunta interpretano la nuova legge regionale
numero 50 del dicembre 2012 sul commercio.
Una legge invero
piuttosto avanzata che, grazie alle modifiche proposte dalle
opposizioni, punta a regolare la proliferazione delle grandi
strutture di vendita mettendo paletti alla programmazione
territoriale.
Tuttavia Tosi e soci hanno trovato la scappatoia nel
punto in cui essa allarga le sue maglie consentendo di valutare la
possibilità di concedere aumenti o nuova metratura commerciale per
combattere il degrado urbano.
Che hanno fatto, allora Tosi e soci?
Nella delibera di giunta 124 del 2014 hanno indicato come degradate
17 aree sottoposte a vario titolo alla programmazione regionale del
Paqe (Piano d'Area Quadrante Europa), oppure al Masteplan di Verona
Sud o indicate da altri strumenti urbanistici nelle quali sarebbero
consentiti (ma non ancora definiti) almeno 1.500 metri di
commerciale.
In questo modo possono saturare di potenziali centri
commerciali ogni angolo della città: oltre all'ex scalo merci e al
Tiberghien nuove strutture di vendita di tipo medio e grande sono
infatti ora previste anche all'ex Cardi, all'ex Lanificio Rossi di
Montorio, all'Agorà della Croce Bianca, all'ex seminario vescovile.
Ciliegina sulla torta, la delibera 124 mette nell'elenco anche l'ex
Area Biasi di Verona Sud, già offerta all'Ikea sebbene la
destinazione d'uso indicata nel Pat non consenta nessun insediamento
commerciale; così pure l'ex deposito ferroviario che si sviluppa tra
Viale Venezia e il quartiere di Porta San Pancrazio. Un'area da 77
mila mila metri quadri.
Come dire: ogni angolo è buono per farci
stare un bel centro commerciale.
Michele Bertucco Capogruppo PD Comune di Verona
tratto da www.montorioveronese.it/
La legge regionale del Veneto n. 50 del 28/12/2012 ", "Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione Veneto" e il Regolamento attuativo (DGRV n. 1047 del 18/06/2013 - Regolamento attuativo n. 1/2013, recante indirizzi per lo sviluppo del sistema commerciale nel Veneto.) prevedono, che i Comuni adeguino i propri strumenti urbanistici e territoriali con la perimetrazione del "centro urbano" e l'individuazione delle "aree degradate da riqualificare".
Il Comune di Verona con Delibera n. 124 del 30 aprile 2014, ha provveduto ad ottemperare a quanto sopra indicato, individuando 17 "aree degradate da riqualificare".
Tra queste aree, oltre all'ex scalo merci, al Tiberghien e all'ex Cardi, troviamo anche l'ex Lanificio Rossi di Montorio in via Lanificio. Nell'elenco anche l'Agorà della Croce Bianca e l'ex seminario vescovile.
La definizione delle aree costituisce elemento essenziale ai fini dell'eventuale insediamento di medie strutture commerciali con superficie di vendita superiori a mq. 1500 e delle grandi strutture di vendita. Con successivo provvedimento l'Amministrazione Comunale si esprimerà in via definitiva valutando le proposte pervenute.
Un centro commerciale nell'area ex S.A.P.E.L.? Le premesse teoriche per la realizzazione dell'area commerciale ci sono. Il termine previsto per la presentazione delle proposte è il 30 giugno 2014.
Si ricorda che, poco lontano da Montorio, in via dei Lessini, appena dopo la Caserma "Duca" di Ponte Florio è in fase di realizzazione un PUA (Piano Urbano Attativo) per l'insediamento di un media struttura di vendita alimentare di circa 4600 m.q. (per maggiori informazioni si veda PUA - via Mattarana sn. 147).

Adeguamento del Piano degli Interventi alla L.R. 28.12.2012 nr. 50 ed al Regolamento R. n. 1 21.06.2013
"Individuazione del Centro Urbano e delle Aree Degradate"
Di seguito estratto Scheda descrittiva area ex Lanificio Rossi di Montorio
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