Buongiorno
Non ho idea
a chi mi rivolgo rispondendo e non so neppure se questa mia mail avrà una
lettura allargata. Tuttavia ci provo, anche per compensare le fatiche di chi
posta le mail.
Se poi le
mie riflessioni trovassero una condivisione politica come elettrice
ne sarei felice.
A seguire le
mie osservazioni su quanto riguarda la Sp6 e la mobilità in genere. Queste osservazioni sono
frutto di dolorose esperienze personali, di impegno come cittadina e di
osservazione costante; in questi paesi ci vivo da quando sono nata e non abito
in un luogo privilegiato ma sulla caotica Via Valpantena:
Non
c'è cosa più inutile del costoso mini-prolungamento della Sp6 - condivido gli interventi del PD e
nello specifico l'intervento di Matteo Riva: ben altre sono le priorità.
Si sposterà
all'altezza di Poiano l'intasamento mattutino e serale. Non ho idea della dimensione
della rotonda sulla quale dovranno convergere tutti i mezzi di tutte le
immissioni (SP6, Via Valpantena, Fiordivalle, uscita nord di Poiano ...).
Un
sottopasso, (come abbiamo sostenuto anche come CiViVi), sarebbe più funzionale
allo scorrimento del pendolarismo passivo dell'alta valle lasciando agli
spostamenti inter e intra-frazionali la mobilità di superficie.
Con gli
alti costi citati sarebbe più utile finanziare i collegamenti con la
Sp6, come dice Matteo, nell'intento di dirottare il traffico passivo
che scorre all'interno dei paesi di Quinto e Marzana, creando un collegamento
diretto con la zona produttiva di Sezano e riordinando il collegamento diretto
con il centro urbano di Grezzana.
Teniamo
presente che l'Amministrazione di Grezzana intende riaprire a breve i due sensi
di marcia di Via Roma e ridestinare la piazza all'uso specifico (v. quanto
scrive Scolari su il Pantheon riportando le parole dell'Arch.tto Libero
Cecchini). Quindi i grezzanesi continueranno a usare i nostri paesi come
corridoi viabilistici di priorità, se non si crea un nuovo convogliamento
facilitato e obbligatorio sulla Sp6.
Per quanto è
nelle nostre competenze territoriali: Nelle nostre frazioni dobbiamo
cambiare la mentalità degli automobilisti. I paesi (e le strade dei paesi)
sono lo spazio di libero movimento dei pedoni e dei ciclisti; le auto
sono una necessità ma non hanno la priorità sulla mobilità interna degli
abitanti, perciò il traffico passivo va
assolutamente dissuaso.
Come?
Con l'utilizzo dei dissuasori.
Per
dissuasori intendo una strategia globale che preveda tanti micro-interventi che
obblighino il traffico a una lenta percorrenza, rispettosa della vivibilità dei
nostri paesi. Per la dinamica dei flussi, gli intoppi sposteranno il traffico
su strade più veloci, quindi (finalmente) sulla Sp6!
Oltre le
Alpi avremmo già i 30 all'ora nei centri urbani. Qui invece ci preoccupiamo
unicamente che le auto non abbiano intoppi e riduciamo i marciapiedi e togliamo
le isole salva-gente anzichè ridurre lo spazio di azione dei veicoli!
Logico?
Logica assolutamente superata dallo stato di fatto. Logica adatta ad altri
tempi, quando nella scala dei valori, l'auto era prioritaria rispetto a
qualsiasi altro modo di spostamento.
Mi capita
spesso di sentire qualche anziano dire: "le biciclette sono pericolose, no
te passi gnanca" oppure, riferito ai pedoni, "i
traversa che no te fe gnanca in tempo a frenar!".
Ogni volta
che accade prendo tempo per spiegare che nei centri urbani le auto devono
adattare la loro andatura al contingente, perche le auto sono
"ospiti" e non "padrone" del territorio urbano!
La Polizia
Stradale Provinciale nelle riunioni informative,ci ha spiegato che essere
investiti a 30 km orari è come cadere da un primo piano, sei maledettamente
sfortunato se muori. Essere investiti a 50 chilometri orari è come
cadere dal terzo piano: sei assolutamente fortunato se ti salvi!
Cominciamo a
pensare le nostre frazioni come aggregati urbani globali, visti nella loro
interezza, dove gli spazi e le persone interagiscono perchè sono
facilitati da una mobilità sicura nei loro spostamenti interni.
Vedrete
allora che i 30 Km orari su Via Valpantena non vi sembreranno una utopia
ma piuttosto una nuova visione della vita.
Ringrazio
chi mi tiene aggiornata e chi si fa carico dei problemi nelle sedi
istituzionali; compito non facile e assai impegnativo.
Cordiali
saluti.
Marisa Venturi
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Circottava è possibile postare dei commenti, inserendoli al termine di ciascun
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Nel caso di interventi come il precedente, che è ben più di un commento, in accordo con l'estensore, possiamo inserirlo come post
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Grazie a Marisa della condivisione
Roberto Fenzi
Grazie Marisa per il tuo contributo, sono d' accordo con te: i paesi e le città sono degli abitanti e le auto dovrebbero attraversarle "in punta di ruote" (per non dir in punta di piede), cioè disturbando il meno possibile, senza rompere la quiete di chi ci vive..
RispondiEliminaSaluti
Francesco
D'accordo con Marisa e da sempre. Mi fa piacere che la polizia stradale abbia ripreso un esempio che la Fiab pubblicizza da vent'anni nelle sue pubblicazioni.
RispondiEliminaGrazie, Marisa.
Bepo Merlin